Dopo quasi due mesi finalmente bevi quel vino che avevi comprato apposta e ti accorgi che è un vino buonissimo e che il tempo non ha fatto spegnere completamente la brace, che neanche la pioggia copiosa che è scesa in questi giorni ha potuto spegnerla.
Allora pensi che ci può essere ancora una speranza, pensi che il fuoco può ancora riaccendersi e che c’è ancora tempo perché il tutto si trasformi in cenere, potrebbe, anzi, non trasformarcisi mai.
Perché “anche la speme ,ultima dea, fugge i sepolcri”.
Allora vuoi rimboccarti le maniche e darti ancora una possibilità, perché hai visto quegli occhi che ti guardavano e che nel guardarti avevano ancora quel luccichio dei primi giorni.
Le parole sussurate piano quando tutti gli altri sono presi da discorsi diversi, quelle parole, il modo in cui ti vengono sussurrate, il filo che ti viene teso, sarà anche sottile, ma può diventare una fune, lasciarlo lì sarebbe un errore stupido da commettere, aggrapparvisi è la scelta più consona da compiere.
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