
Dovrei lavorare assolutamente sul cambio di prospettiva.
Il punto di vista, devo cambiare il punto di vista…
Vorrei riuscire a dare al mio punto di vista la stessa importanza che dò al punto di vista dell’altro, in questo modo non sarei io l’unico soggetto che deve essere messo a fuoco e che deve essere scoperto.
Se incontro un uomo che mi interessa tendo a far diventare il suo il punto di vista quello principale facendo diventare me stessa il panorama da inserire nell’insieme e nella posizione che più aggrada all’altro, adattandomi e non chiedendomi se mi è scomoda o meno.
Vorrei riuscire a tirare fuori maggiore fiducia in me stessa.
Alle volte ancora mi pongo come se fossi solo io l’unica a doversi affacciare alla porta socchiusa e sbirciare all’interno.
Vorrei ricordarmi che, allo stesso tempo, l’altro anche è al di là della mia porta, che anche lui deve avvicinarsi e focalizzare, ricordarmi che anche lui è un individuo da esplorare e da scoprire.
E’ un’azione reciproca.
Se mi dimentico questo tendo ad essere la persona che si adatta alle esigenze altrui, mettendo in secondo piano le mie.
E se non sono io la prima a dare importanza anche al mio punto di vista, non posso aspettarmi che siano gli altri a farlo.
(22.11.2009)