
Un campanello mi aveva avvertito, ho avuto la sensazione che fosse come altri che avevo conosciuto.
Mi ero ripromessa di non approfondire la conoscenza, di sfuggire, di schivare i suoi vari tentativi, che ero sicura ci sarebbero stati.
Tutte questi buoni propositi hanno avuto una breve vita.
Non c’è nulla da fare, l’archetipo vince, vince sempre.
Mi ero ripromessa di approfondire la conoscenza con chi dell’archetipo, non avesse nulla a che fare, per tentare, almeno una volta.
“..più che il dolor potè il digiuno…”
E mi sono ritrovata a modellare gli enti della stessa classe basandomi sulla tipologia primitiva che ha influenzato gran parte della mia vita.
Non riesco a resistere a questa tipologia, essa esercita su di me un fascino irresistibile, un’attrazione inconscia, che mi fa perdere l’orientamento, l’unica direzione che indica la lancetta della mia bussola è la direzione che porta verso di loro. Pur sapendo che l’archetipo fa scattare dei meccanismi altrettanto inconsci, che non mi permettono di instaurare una relazione sana.
Così sono bastati pochi minuti di conversazione, qualche incrocio di sguardi, una risata, per farmi capire di dover fuggire e per farmi tornare dopo pochi passi.
Non sono preparato sugli archetipi.
Ma tu come li cucini? In brodo?
Mi ispiro ad una parte delle mie origini…e li cucino di solito con i peperoni.
Sarà per questo che li digerisco poco?!
Emma, non so se hai cambiato il template o che, ma non riesco più a vedere i post per intero. Ti ho voluto avvisare: mannaggia…
Grazie Ifi! ho cambiato di nuovo il template, così mi sembra vada meglio.
Sì, ora è ok. 😉
bene! Grazie ancora! 🙂